In un mondo sempre più interconnesso, il design si è evoluto in maniera drastica. Globalizzazione e packaging design: come si sono influenzati a vicenda? Vi lanciamo qualche spunto.
Grazie al web, quasi tutti hanno accesso a mercati e marchi internazionali. Ciò vale sia per l’ispirazione, che per la ricerca o lo shopping. Ad eccezione di pochi Paesi, tutto è sempre accessibile a tutti. Cosa significa questo in termini di globalizzazione e packaging design? Riflettiamo insieme.
L’assenza di confini nazionali su Internet e il libero accesso alle tendenze globali implicano che esista un linguaggio del design internazionale che funziona ovunque? Esistono ancora codici di progettazione specifici per Paese e, in caso affermativo, come si gestiscono?
Il design come lingua franca
Non è mai stato così facile rintracciare ed etichettare diversi linguaggi e tendenze del design. In qualità di piattaforme internazionali, Instagram e Pinterest offrono un facile accesso ai trend e agli sviluppi del design globale con un semplice tap sull’app.
I designer, fin dalla fase di brainstorming creativo, lavorano spesso ispirandosi a cosa accade nel mondo. Spinti dalla necessità di creare un progetto rilevante e duraturo, cercano sempre di andare incontro alle esigenze di un pubblico eterogeneo, già a partire dalla visione creativa.
Quindi i creativi usano sempre un codice di design internazionale?
Non sempre, perché ci sono buoni motivi per cui il packaging negli Stati Uniti differisce da quello italiano o quello svedese da quello est-europeo. In altre parole, ciò che funziona all’estero non funziona necessariamente da noi e viceversa.
Persone di culture differenti hanno una diversa concezione della funzionalità e dell’estetica. Per i prodotti strettamente locali, ad esempio, non è raro ravvisare differenze nel packaging anche tra il Piemonte e il Molise, tanto per citare degli esempi. Se si vuole colpire il giusto target a livello nazionale e, soprattutto, internazionale, occorre essere sensibili ai requisiti anche regionali e controllare eventuali codici di design tipici.
Globalizzazione e packaging design: velocità diverse
Per utilizzare queste regole di design al momento giusto e con il progetto giusto, bisgona conoscerle e rispettarle: il concetto di naturalezza, per citarne uno, è visualizzato in modo molto diverso in Asia rispetto all’Europa. I frutti, ad esempio, devono essere rappresentati brillanti come palle da bowling appena lucidate in Oriente. Nel vecchio continente, invece, questo trattamento grafico è ormai associato ad artificiosità e iper-correzione, risultando forzato.
I cosiddetti cibi sani, negli Stati Uniti, sono ormai diventati parte del quotidiano e quindi spesso sono abbinati a colori saturi ed audaci, mentre in Europa si preferiscono ancora tinte delicate ed effetti materici.
Mentre per gli svizzeri è ancora importante riportare una foto gustosa del prodotto sulle confezioni di cioccolato, in Inghilterra apparirà al massimo una bacca di cacao stilizzata. Nei Paesi nordici non ci sono più fotografie di bambini sulle confezioni dei pannolini, nel Sud Europa, invece, la tendenza è ancora in voga.
Il settore del lusso, in Europa, si esprime ancora con lavorazioni speciali come lamina oro, argento e vernice a rilievo, mentre oltreoceano si punta sul concetto della riduzione in pieno stile “less is more”.
Conclusioni
Volete creare un packaging in cartone funzionale e versatile? Partite dai modelli della nostra libreria, personalizzabili fino al decimo di millimetro. Sperimentate con prototipi o piccole quantità e, una volta raggiunto il risultato desiderato, metteteci alla prova anche sulle grandi tirature.