Less is more: meno è di più.

Forse basterebbe solo questo celebre motto per spiegare l’intera filosofia dietro l’estetica minimale. Adottato negli anni ‘70 dal famoso architetto e designer Mies van der Rohe per descrivere le sue opere, questo concetto si è fatto pian piano largo nelle varie discipline artistiche fino a diventare ampiamente utilizzato anche nel packaging design.

Con il termine minimalismo ci si riferisce ad una corrente artistica «caratterizzata da forme semplici (minimal), derivate generalmente dalla geometria elementare, da strutture modulari e seriali e dall’uso di materiali della moderna tecnologia industriale» (Enciclopedia Treccani). Si tratta quindi di uno stile essenziale, privo di decorazioni ed elementi superflui, in grado di valorizzare solo gli aspetti più importanti di un’opera o di un prodotto per comunicare in maniera semplice, ma allo stesso tempo incisiva, con gli osservatori.

 

Come si progetta un packaging minimalista?

La progettazione grafica e strutturale di prodotti e packaging dal look minimal è basata su processi di semplificazione progressivi e ragionati che mirano ad eliminare il superfluo e a dar vita a progetti essenziali ma accattivanti. Questi procedimenti, che alla fin fine così semplici non sono, richiedono studi molto accurati: potrà sembrarti molto facile l’idea di dover unicamente ridurre il numero di elementi grafici da utilizzare, ma devi sapere, invece, che è molto più difficile togliere che aggiungere. Nella fase di valutazione e di eliminazione dei vari contenuti, si può infatti correre il rischio di rimuovere informazioni necessarie, anziché accessorie.

Di seguito puoi trovare alcuni piccoli suggerimenti per realizzare un packaging minimalista.

Una cosa che devi sapere è che prodotti di questo tipo sono caratterizzati dalla presenza di grandi spazi vuoti, ti consiglio quindi di prediligere l’utilizzo di pochi elementi: scritte e simboli semplici, lineari, o forme geometriche elementari, che dovrai poi inserire abilmente nello spazio negativo (quello vuoto) che hai a disposizione in modo da isolare gli elementi grafici dallo sfondo e metterli in risalto: in questo modo, infatti, essi acquisiranno un maggior peso visivo nella composizione catturando immediatamente l’attenzione dell’osservatore.

 

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Organizzare lo spazio è fondamentale: dai vita a composizioni gerarchiche in cui ogni elemento è posizionato a seconda della sua importanza comunicativa. Scegli font e immagini che siano il più possibile chiare e semplici da interpretare per fare la differenza. Usa molto il bianco e il nero…ma non solo! La maggior parte delle composizioni minimaliste che vediamo prediligono l’utilizzo di queste due tinte, ma sei libero di scegliere colori accesi e vivaci che, combinati insieme, siano in grado di creare contrasti cromatici dal forte impatto visivo: tinte contrapposte ti aiuteranno a differenziare le figure principali dallo sfondo, mettendole in evidenza. Se vuoi estremizzare, un contrasto lucido opaco, tono su tono, può fare al caso tuo!

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Ricorda sempre che per ogni elemento inserito, oppure tolto, dovrai fare dei test per valutare l’effettiva efficacia comunicativa del tuo progetto. Ci sono tutte le informazioni? Sono sufficientemente chiare? Hai tolto tutto il superfluo? L’aspetto grafico e strutturale funziona? Comunica il messaggio prestabilito? Se la risposta a queste domande sarà positiva avrai realizzato un perfetto packaging minimalista.

 

Ma perché dovresti scegliere un design minimal per le tue scatole?

Le motivazioni sono diverse. Il packaging minimalista, infatti, può rispondere a molteplici bisogni, primo fra tutti l’efficacia comunicativa. In un mondo frenetico in cui tutti vanno sempre di corsa confezioni che sanno comunicare immediatamente il loro contenuto, senza troppi fronzoli e eliminando ogni dubbio, sono di certo tra i più utili e funzionali. Immediatezza che deve essere legata ad un’estrema chiarezza per limitare ogni possibilità di confusione o incomprensione dei potenziali clienti. A questo fattore si unisce senz’altro l’aspetto estetico: semplicità, sobrietà e, quindi, minimalismo donano ai packaging (e al loro contenuto) un look sofisticato ed elegante, puro e accattivante che può fare la differenza. In questo tipo di design la valorizzazione del prodotto è una priorità: il contenuto prevale rispetto al contenitore, che resta sempre uno strumento comunicativo essenziale per veicolare la prima scelta dei consumatori.

E tu cosa ne pensi? Il minimalismo potrebbe essere la soluzione giusta per il successo dei tuoi prodotti? Prova subito a realizzare le tue scatole personalizzate e ricorda, l’unica cosa importante è: make it simple!