Durante la progettazione di un packaging, o di un qualsiasi altro prodotto, bisogna prestare particolare attenzione alla scelta del materiale. Essa rappresenta, infatti, un passaggio fondamentale che influisce, in maniera più o meno diretta, sugli aspetti tecnici e strutturali del prodotto finale.

Al giorno d’oggi ciascun progettista dovrebbe tener conto non solo delle caratteristiche tecniche del materiale, essenziali per garantire il corretto funzionamento del prodotto, ma anche degli aspetti legati al suo impatto ambientale. Utilizzare materie prime inquinanti, difficilmente smaltibili o con componenti tossiche è altamente rischioso sia per l’ambiente che per l’intero ecosistema che lo abita.

 

Sostenibilità ambientale nel packaging design

Molto spesso, quando si tratta di packaging design, gran parte delle persone associa il concetto di sostenibilità ambientale unicamente all’utilizzo di cartoncino riciclato. Ma non è l’unica strada percorribile: utilizzare carta riciclata è infatti solo una delle scelte possibili.

Sul mercato sono presenti differenti tipi di cartoncino realizzati ponendo particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente: i cartoncini composti da fibra vergine di origine sostenibile e le carte ecologiche.

La descrizione delle tre tipologie proposta di seguito ti aiuterà a scegliere consapevolmente le materie prime da utilizzare per realizzare packaging personalizzati a basso impatto ambientale!

 

Carta fibra vergine

Questo tipo di materiale è realizzato interamente con fibra di legno vergine, che non è mai stata utilizzata prima per fabbricare cellulosa, carta o cartone. Si tratta quindi di cartoncini puri e, rispetto agli altri, sono di qualità superiore sia in termini di migrazione (trasferimento di sostanze dall’imballaggio ai prodotti confezionati) che di macchinabilità. Proprio per questo motivo sono i più consigliati per l’utilizzo nel settore food, in particolare per il contatto diretto con gli alimenti.

I cartoncini fibra vergine di origine sostenibile, certificati FSC®, sono prodotti con legno proveniente da foreste gestite responsabilmente secondo standard ambientali, economici e sociali internazionali. Il cartoncino teso Iggesund Invercote Creato utilizzato da Packly per la realizzazione delle scatole personalizzate rientra in questa categoria.

La fibra vergine viene anche definita fibra primaria ed è sempre presente, in una certa percentuale, all’interno di qualsiasi carta riciclata.

 

Carta riciclata

Materiale composto in prevalenza da fibre di recupero (carta da macero) raccolte e riutilizzate come materia prima insieme ad un certo quantitativo di fibre vergini. Le carte a base macero sono qualitativamente inferiori e maggiormente soggette a migrazione rispetto a quelle fibra vergine, motivo per cui vengono impiegate generalmente in settori diversi da quello alimentare.

La fibra riciclata si suddivide in base alla sua qualità e provenienza: si va dai rifili in pasta di legno vergine fino alla carta da stampa, agli imballaggi in cartone, ai rifiuti d’ufficio e a mix di carta e cartone.

Questo tipo di carta può essere reimpiegata diverse volte per produrre nuovo materiale cartaceo, ovviamente non all’infinito.

Il costo della materia prima riciclata è molto più basso rispetto a quello delle fibre vergini, ma è purtroppo difficile avere garanzie sulla sua provenienza.

ciclo produttivo carta fibra vergine e riciclata-01

 

Carta ecologica

Tutte le carte prodotte esclusivamente con materie prime provenienti da fonti sostenibili, lavorate e rifinite senza l’utilizzo di sostanze inquinanti (es. sbiancate senza cloro) sono definite ecologiche.

 

sbiancamento carta chlorine free

 

 

I tre tipi di carta sopradescritti, se utilizzati in maniera appropriata, possono limitare ampiamente l’impatto ambientale delle tue scatole personalizzate. Ricorda sempre che la scelta del materiale unita ad una progettazione consapevole dell’intero prodotto, anche in termini di funzionalità, possono fare nettamente la differenza in termini di sostenibilità ambientale.

 

Eco-tendenze

Come già espresso nell’articolo “Il packaging più amato dai consumatori? E’ quello attento all’ambiente”, una delle tendenze di design che si sta diffondendo sempre di più nel settore degli imballaggi prevede la realizzazione di confezioni riutilizzabili che, una volta terminato il loro ruolo primario di contenitori, si trasformano in prodotti nuovi, con una funzionalità diversa e, quindi, ad impatto zero.

Una soluzione davvero interessante, non credi?