Packaging ai tempi del Coronavirus. Con miliardi di persone in lockdown, cambiano la mappa dei consumi e le scelte di packaging di aziende e acquirenti. Scopriamo insieme i trend più significativi.

Packaging ai tempi del Coronavirus. Oltre un miliardo di persone nel mondo sono in lockdown più o meno restrittivo, per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Questa nuova circostanza globale sta modificando significativamente gli stili di vita e le modalità di acquisto. Riflettiamo insieme, in modo critico e costruttivo, su quali siano gli scenari di cambiamento che stanno interessando il mondo del packaging.

Non possiamo non cominciare dal food. Espressione del bene di prima necessità per eccellenza, il cibo è il primo testimone di come stiano evolvendo le abitudini di acquisto su scala italiana e internazionale. Sia che si decida di dotarsi di dispositivi di sicurezza recandosi nei supermercati, sia che si opti per l’eCommerce puro sul circuito GDO o l’home delivery, la parola d’ordine è protezione.

Piccoli pasti pronti confezionati per l'asporto o la consegna
Piccoli pasti pronti confezionati per l’asporto o la consegna

Crollano i consumi di prodotti sfusi, seppure siano una scelta più eco-friendly, mentre si esplicita la necessità di confezionare i cibi anche in piccole quantità e in modo igienico ed ermetico, per prevenire la contaminazione e facilitare la consegna o la spedizione. La nota app di food delivery Just Eat ha colto l’occasione per lanciare una linea di imballi al 100% biodegradabili e riciclabili per le catene di ristoranti partner. Anche lo smaltimento dei rifiuti, infatti, sta cambiando volto. Non possiamo più permetterci di tornare ai regimi precedenti di produzione di scarti e dobbiamo drasticamente ridurre gli impatti puntando sulla sostenibilità.

Mele confezionate in scatola di cartoncino ecologica
Mele confezionate in scatola di cartoncino ecologica
Fette biscottate in confezione da due
Fette biscottate in confezione da due

Un secondo interessante elemento, collegato a questo tema, è rappresentato dal repurposing o riuso. Con il boom degli acquisti online (+83% solo a marzo in Italia secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano), le nostre case si sono riempite di scatoloni. Non sempre è necessario smaltirli, anche se ecologici. Geniale in questo senso l’idea di Samsung, che ha inviato i suoi prodotti ingombranti di elettronica all’interno di scatole già predisposte ad essere trasformabili in cucce per gatti, tavolinetti da caffè o portagiornali. Un’iniziativa sfiziosa oltre che lodevole.

Cuccia per gatto realizzata con un cartone da trasporto
Cuccia per gatto realizzata con un cartone da trasporto

Quarto fattore, ma non meno importante, è il formato e la sua funzionalità. Da quando sono entrate in campo le restrizioni alla mobilità si esce molto meno spesso per fare la spesa, non più di una volta alla settimana. Anche qualora si sia così fortunati da trovare slot liberi per la consegna online, non è più possibile comprare a cadenza giornaliera. Questo fa sì che anche nelle case i prodotti vadano stoccati nelle dispense, negli sgabuzzini e affini, per massimizzare il rapporto tra ingombro e durata.

Pack di pasta comodamente impilabile
Pack di pasta trasformabile in espositore

Vanno privilegiati quindi gli imballi rigidi, ad esempio la scatole in cartoncino per impilare le confezioni di pasta. Anche per le bevande o i cibi non deperibili la scelta migliore possono essere dei cartoni, i cosiddetti pack, o dei vassoi/espositori in grado di contenere più confezioni singole ed essere facilmente riposti in cantina o in dispensa l’uno sopra all’altro.

Bevande in pack di cartoncino impilabili

Conclusioni

Se avevate già in programma di ripensare le vostre soluzioni di packaging, perché non preferire un approccio sostenibile e pratico? Basta scegliere tra le numerose proposte del nostro catalogo e creare un prototipo, sfruttando le numerose possibilità di personalizzazione. Al resto ci pensa Packly!