L’articolo di oggi è un piccolo glossario dei termini maggiormente utilizzati nel settore del packaging e della cartotecnica. Un riferimento utile per chi si cimenta per la prima volta nella realizzazione di scatole personalizzate ma anche per i più esperti.

Un elenco, dalla A alla Z, di tutti i termini tecnici ricorrenti nella progettazione e nella produzione del packaging. Conoscenze base necessarie per saper gestire al meglio l’intero processo produttivo senza farsi trovare impreparati. Parliamo la stessa lingua!

 

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Abbondanza: margine di sicurezza, indicato in verde e generalmente di 3mm, oltre la linea di taglio. Fondi e immagini devono raggiungere questo limite per evitare la presenza di bordi bianchi nella scatola finita.

Aletta colla: superficie esterna utilizzata per incollare, parzialmente o completamente, il packaging. Generalmente non stampata in quanto riservata alla colla.

Altezza (H): indica la distanza tra la base della scatola e la parte superiore di chiusura.

Alveolo: accessorio sagomato posto all’interno alla scatola per impedire il movimento dei prodotti contenuti.

Asola: intaglio semicircolare realizzato su una faccia della scatola per favorirne l’apertura. Conosciuta anche come unghiatura.

Bianca: facciata del foglio stampata per prima, il fronte. Il retro è detto volta.

Carta: materiale igroscopico in fogli ottenuto dalla lavorazione di fibre di cellulosa unite tra loro ed essiccate. Grammatura dai 10 ai 150 g/mq con spessore 0,03÷0,3 mm.

Carta patinata: carta rivestita da una patina che rende la superficie liscia e più adatta alla stampa di immagini e illustrazioni. La finitura può essere lucida, opaca o semi-opaca.

  • Lucida (gloss): tipo di finitura superficiale che rende la carta liscia e riflettente. Indicata per la stampa di immagini in quanto favorisce una resa dei colori ottimale e brillante.
  • Opaca (matte): finitura che non riflette la luce e garantisce un’ottima leggibilità.
  • Semi-opaca: carta con un indice di riflessione della luce a metà tra la carta lucida e quella opaca. Caratterizzata da una buona leggibilità e da una buona resa cromatica delle immagini.

Cartoncino teso: tipologia di carta resistente con grammatura tra i 150 e 450 g/mq e spessore > di 0,3 mm.

Cartone ondulato: materiale cartaceo spesso e particolarmente pesante, costituito da un foglio di carta ondulato centrale (onda) racchiuso tra due fogli piani (copertine).

CMYK: conosciuto anche come quadricromia, è un processo di stampa che utilizza 4 colori: ciano (cyan), magenta (magenta), giallo (yellow) e nero (key color).

Coda di rondine: sistema di chiusura ad incastro composto da alette opportunamente sagomate che, una volta chiuse, restano bloccate.

Cordonatore: lamina non tagliente inserita nella fustella utilizzata per schiacciare e/o snervare il foglio in corrispondenza delle linee di piega.

Cordonatura: impressione a secco realizzata in corrispondenza delle linee di piega per facilitare la piegatura del foglio e garantirne l’accuratezza.

Cordone: linea di piega della scatola.

Definizione: grado di dettaglio di un’immagine determinato dalla precisione delle linee di un retino fotografico. Misurata in ‘alta’ e ‘bassa’.

Doppia parete: particolare tipo di vassoio caratterizzato dalla presenza di una parete interna aggiuntiva distanziata da quelle esterne tramite un marciapiede a larghezza fissa o variabile.

Fibra: direzione di allineamento delle fibre di cellulosa che compongono il materiale cartaceo.

File bitmap (o raster): file i cui contenuti, generalmente immagini, sono descritti attraverso una griglia di punti (pixel) a cui viene assegnato un colore specifico. Il numero di pixel contenuti al suo interno ne determina la risoluzione. Questo tipo di file è utile per la rappresentazione di immagini reali ricche di colori che possono essere facilmente modificate, è invece sconsigliato per elaborati grafici che richiedono modifiche dimensionali: zoom ed ingrandimenti potrebbero causare una considerevole perdita di risoluzione – e quindi di qualità – dei vari elementi.

File vettoriale: i file in formato vettoriale sono composti da primitive geometriche la cui combinazione da vita a punti, linee e forme di qualsiasi tipo. Queste primitive sono generate a partire da equazioni matematiche e quindi possono essere ridimensionate e modificate in qualsiasi modo senza che ciò comporti una perdita di qualità delle stesse. Non sono legate alla risoluzione del file.

Finestratura: sagoma intagliata realizzata su una o più facce della scatola da cui è possibile vedere il prodotto contenuto all’interno. Può prevedere o meno l’applicazione di un film plastico.

Finitura: processo di lavorazione eseguito dopo la stampa per ottenere un particolare effetto visivo e/o tattile.

Fondo automatico (o a scatto): sistema di chiusura con fondo incollato automontante all’apertura della scatola.

Formato carta: indica le dimensioni (lunghezza per altezza) del foglio. I formati standard di riferimento principali sono: standard internazionale e formati nordamericani. Lo standard di stampa cartotecnico è il B1 (70×100 cm circa).

Foro europeo (sombrero): occhiello con forma standard compatibile con tutti gli espositori, sia da banco che da terra.

Fustella: utensile composto da un nastro di acciaio tagliente – sagomato secondo le esigenze – utilizzato per il taglio preciso di un prodotto, generalmente un foglio, in campo tipografico, cartotecnico e affini.

Gancio: chiusura di sicurezza con linguetta a incastro.

Grammatura: è il peso di un foglio di carta espresso in grammi per metro quadro. Per stessa tipologia di carta la grammatura è direttamente proporzionale allo spessore.

Grafica multipla (multireferenza): varianti grafiche per un’unica tipologia di prodotto.

Griglia alveolare: divisorio interno a più scomparti dati dall’incrocio di pareti che si incastrano tra loro.

Intaglio: incisione con asporto di porzioni di materiale tramite cui è possibile generare delle sagome vuote, semplici o complesse.

Larghezza (A): definisce il lato di apertura della scatola.

Linea di taglio: bordo di taglio della scatola.

Livelli: fogli di lavoro di un software grafico che vengono sovrapposti tra loro. Il loro utilizzo è consigliato per organizzare e gestire al meglio i diversi componenti grafici di un file e la loro sovrapposizione.

Mockup 3D: file digitale interattivo che mostra un’anteprima tridimensionale del prodotto.

Packaging neutro: non stampato.

Pantone: tipologia di tinta piatta.

Perforazione: linea di taglio tratteggiata utilizzata per consentire lo strappo di un componente della scatola o per agevolarne la piegatura.

Profondità (B): distanza tra il fronte e il retro della scatola.

Prototipo: primo modello del prodotto definitivo finito utilizzato per verifiche funzionali e grafiche prima della produzione finale.

Punto di bianco: valore che definisce il grado di bianco del materiale.

Quadricromia: vedi CMYK.

Resa: numero di scatole realizzabili su un unico formato di stampa.

Resa mista (o multipla): vedi Grafica multipla.

Retino: insieme di punti disposti secondo un’inclinazione prestabilita in base alla tinta.

RGB: è un metodo colore a sintesi additiva basato su tre colori primari: rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue) che vengono mescolati tra loro per ottenere tutti gli altri colori dello spettro cromatico. Maggiormente utilizzato per immagini ed elaborati destinati a dispositivi che emettono luce.

Risoluzione: quantità di pixel presenti in uno spazio lineare (cm, pollice, ecc…) generalmente espressa in dpi. Determina la nitidezza di un’immagine.

Sovrastampa: sovrapposizione degli inchiostri in fase di stampa.

Tinta piatta: colore ottenuto da un solo inchiostro e non dalla sovrapposizione di più retini.

Tracciato fustella: sagoma di taglio e piega della scatola stesa composta dalle linee di taglio, di abbondanza e di cordonatura.

Unghiatura: vedi Asola.

Volta: retro della bianca.