Nel post precedente sulla teoria del colore abbiamo visto come una giusta combinazione dei colori sia essenziale per ottenere le risposte emotive più adatte da parte degli osservatori.

Come già detto il colore è frutto della percezione visiva della luce, che viene generata dal cervello e influisce quindi non solo sulla visione ma anche sulle reazioni emotive e psicologiche di ciascun individuo. L’influenza che la percezione del colore ha sul nostro cervello è studiata dalla psicologia del colore.

Il principio basilare da cui partire è quello secondo cui il cervello umano percepisce i colori esterni in base alle associazioni emozionali inconsce, al vissuto personale e al contesto culturale in cui si vive. Infatti, ci sono colori che generano emozioni specifiche e hanno significati totalmente differenti in base a cultura e tradizioni.
Generalmente i colori caldi sono positivi, eccitanti e dal forte impatto emotivo. Il rosso, ad esempio, è la tinta più vitale e attrattiva ed è in grado di generare reazioni emotive e d’azione rapide, in quanto è costituito dal più ampio intervallo di lunghezze d’onda che lo fanno apparire vibrante e stimolante. La risposta generata negli individui è di natura fisiologica.

Le tonalità fredde sono molto più rassicuranti, tranquille e affidabili. Il blu, infatti, può essere visto come l’esatto opposto del rosso: rilassamento e riflessione sono gli istinti evocati da questa tinta.

Inoltre, è stato provato scientificamente che le tonalità tra il verde e il blu rallentano la circolazione sanguigna, generando una sensazione di freddo, mentre quella tra il rosso e il giallo l’attivano evocando calore.

Questi esempi dimostrano quanto la scelta dei colori sia essenziale nel momento in cui si vuole vendere un prodotto o conquistare l’attenzione degli osservatori. L’uso dei colori deve essere infatti preceduto da uno studio accurato che determini in primo luogo gli obiettivi progettuali e le emozioni da scaturire per raggiungerli.

 

effetti colori caldi freddi

 

Gli effetti generati dai contrasti cromatici

Gli studi cromatici hanno portato all’individuazione di contrasti tra tinte funzionali ed efficaci che possono essere considerati fonte di ispirazione per qualsiasi addetto ai lavori. Bisogna infatti essere consapevoli del fatto che la percezione dei colori è relativa in quanto è influenzata dal contesto cromatico in cui ciascuna tinta viene inserita: le variabili coinvolte sono luminosità e saturazione. Ci sono, inoltre, colori che tendono ad essere influenzati ed altri che influenzano.

 

Josef Albers - interazione del coloreRelatività del colore – Interazione del colore (Interaction of Color), Josef Albers.

 

Gli stessi studi hanno definito 7 tipi di contrasti differenti:

  • contrasto di colori puri, dato dall’accostamento di almeno tre tinte alla massima saturazione e caratterizzato da una vivacità ed una forza commisurate alla purezza cromatica. Ad esempio un contrasto tra colori primari è proporzionalmente più energico rispetto ad uno tra secondari, terziari, ecc…;

contrasto colori puri

 

  • contrasto di chiaroscuro, è una contrapposizione di tonalità tra una o più tinte in cui è evidente la differenza di luminosità. Viene molto utilizzato per enfatizzare la tridimensionalità e delineare i volumi e genera spesso una sensazione di drammaticità;

contrasto chiaro scuro

 

  • contrasto di freddo e caldo, è molto utilizzato per creare illusioni di prospettiva in quanto le tinte fredde suggeriscono lontananza quelle calde vicinanza;

contrasto caldo freddo

 

  • contrasto di complementari, che genera un effetto vivace in grado di richiamare l’attenzione;

contrasto complementari

 

  • contrasto di simultaneità, direttamente collegato alla capacità dei colori di influenzarsi: tinte con lo stesso grado di luminosità affiancate si spingeranno a vicenda verso i propri complementari, ad esempio un quadratino grigio neutro su sfondo arancio tenderà al blu, mentre su sfondo giallo tenderà al viola;

contrasto simultaneo

 

  • contrasto di qualità, ottenuto dall‘accostamento di colori puri, brillanti e accesi, a colori meno saturi e tenui;

Contrasto Qualità

 

  • contrasto di quantità, dato dalla presenza di una quantità maggiore di una tinta rispetto ad altre.

contrasto di quantità

 

I concetti e le teorie riportati dalla psicologia del colore sono solo il punto di partenza da cui trarre spunto per la realizzazione di elaborati artistici o grafici che risultino equilibrati, efficaci e vincenti.

 

Nel prossimo post di “pillole di grafica” approfondiremo il tema della scelta del colore dal punto di vista grafico.

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