La carta etica del pacakging è una raccolta di principi e regole che ha la scopo di fornire informazioni utili a progettare, produrre e utilizzare imballaggi in modo consapevole. E’ un documento trasversale che coinvolge più soggetti ed è stato presentato durante lo scorso Ipack-Ima, su iniziativa di Stefano Lavorini, di Edizioni Dativo, di Valeria Bucchetti e Giovanni Baule, docenti alla Scuola del Design del Politecnico di Milano.

La consapevolezza che il packaging sia un potente strumento di marketing e comunicazione si sta diffondendo sempre di più tra le aziende e si stima che sono 8000 i packaging con i quali ogni anno ogni consumatore entra in contatto. Anche sulla base di queste riflessioni è nata la carta etica del packaging che è uno strumento di riflessione e di impegno attorno al quale convergono tutti i soggetti che nelle varie fasi entrano in contatto col packaging a vario titolo: dai progettisti, ai produttori fino agli utilizzatori finali. Rappresenta una sorta di contratto ideale tra gli attori del sistema, affinché si impegnino a condividere i principi comuni.

Di seguito le 10 regole che sono elencate nella carta etica del packaging:

1. Responsabile

Il packaging ha una ripercussione su un’intera comunità e per questa ragione ha una responsabilità sociale ed è proprio di questo principio che i designer devono essere consapevoli nel momento in cui si trovano a progettare un packaging.

2. Equilibrato

Nella progettazione di un packaging non bisogna lasciarsi andare ad eccessi. Un imballaggio equilibrato non deve essere sovradimensionato ne’ sotto l’aspetto della comunicazione ne sotto l’aspetto strutturale: deve svolgere la sua funzione di contenimento e trasporto, non deve esagerare nella promessa fatta al consumatore e non deve avere un eccesso di informazioni che distraggono l’acquirente.

3. Sicuro

L’imballaggio deve dare agli utilizzatori tutte le informazioni relative alla propria tracciabilità, alla filiera produttiva, e, inoltre, garantire igienicità e protezione non solo durante il trasporto ma durante tutto l’arco di vita del prodotto.

4. Accessibile

Il packaging è accessibile quando è facile da comprendere anche indipendentemente dalle esperienze, dalle competenze o dalla conoscenze degli utenti. L’imballaggio deve garantire l’accessibilità al prodotto anche ai soggetti più deboli indipendentemente dalle abilità sensoriali degli utenti. Il packaging deve essere progettato per facilitare la comunicazione anche con questi utenti; deve essere semplice, intuitivo e favorire l’uso e il consumo del prodotto.

5. Trasparente

L’imballaggio deve comunicare in modo sincero, diretto, comprensibile e senza deformazioni o inganni. Solo in questo modo è possibile costruire un rapporto immediato e duraturo con gli acquirenti, minimizzando il rischio di interpretazioni erronee.

6. Informativo

 Il packaging come prescritto dalla normativa, deve riportare tutte le informazioni utili alla conoscenza del contenuto e del suo imballaggio, al loro utilizzo e allo smaltimento. Ad esempio l’imballaggio deve informare sui valori nutrizionali e sulla preparazione di un cibo, oppure su modalità di utilizzo e conservazione di un prodotto.

7. Contemporaneo

Gli imballaggi riflettono la cultura della società e contribuiscono a loro volta a crearla. Il packaging comunica anche modelli di alimentazione, modelli del lusso, modelli di vita sociale: per questo deve e può evitare la diffusione di quegli stereotipi che sotto qualunque forma rappresentano ostacoli per una società giusta.

8. Lungimirante

Il packaging lungimirante è capace di cogliere con anticipo i cambiamenti, di favorire nuovi modelli di consumo. Il packaging deve implicare un impegno costante sul fronte della ricerca e dell’innovazione. Deve essere in grado di ripensarsi anche per gli utilizzatori di domani.

9. Educativo

 Il packaging è uno strumento inserito nella quotidianità di noi tutti, in un dialogo costante con il proprio destinatario. Deve esercitare una funzione educativa inducendo con i propri messaggi a comportamenti virtuosi, accrescendo le conoscenze e le competenze dell’utente su temi di volta in volta riconosciuti come prioritari, o su vere e proprie urgenze. Deve indicare come agire per smaltire, riciclare o riusare l’imballaggio o come ridurre gli sprechi.

10. Sostenibile

L’imballaggio sostenibile è ideato, fabbricato, trasportato e riciclato utilizzando, dove possibile, energie rinnovabili ed energie pulite e viene recuperato efficacemente dopo l’uso.  Il packaging per definirsi rispettoso dell’ambiente deve essere ottenuto con il minor consumo di risorse ed energia. La scelta del materiale che lo costituisce è coerente con l’ambito del prodotto e con la sua distribuzione. L’imballaggio sostenibile viene progettato e prodotto secondo una prospettiva di riduzione del numero di materiali utilizzati, di riduzione del numero dei componenti e della loro agevole separazione. Deve essere progettato e prodotto secondo un principio di riciclabilità e si basa in via prioritaria su materiali riciclati.

Conclusioni 

Questo è il decalogo stilato dai promotori della carta etica del packaging che noi di Packly  riteniamo essere un documento importantissimo. Ogni designer, progettista, stampatore e chiunque altro faccia parte del processo di creazione di un packaging dovrebbe consultare in maniera approfondita questo documento per poter creare un packaging che sia davvero etico.