La fase di progettazione di un packaging non interessa semplicemente la dimensione creativa ma risponde ad una serie di regole, la cui conoscenza è fondamentale per poter realizzare una confezione in grado non solo di contenere ma di raccontare e di comunicare con il consumatore.

E’ in questa ottica che parliamo di anatomia del packaging in quanto intendiamo scomporre il packaging nelle sue parti fondamentali ed assegnare a ciascuna il suo ruolo, in modo da darti gli strumenti giusti per progettare in maniera efficace.

Secondo l’Istituto Italiano Imballaggio “Un packaging ben studiato ha la capacità di stimolare le sensazioni del consumatore conducendolo o verso nuovi desideri, che il prodotto prometterà di soddisfare, o verso la ricerca di rassicurazioni, che il riconoscimento della marca fornirà. Per guidare l’utilizzatore verso l’acquisto la confezione deve quindi essere originale ma riconoscibile, innovativa ma sempre pratica, comunicativa ma in modo semplice e chiaro”

Le zone che costituiscono la struttura del packaging sono 3, il fronte, il retro e infine i lati:

Fronte

La parte frontale del packaging svolge funzioni  molto importanti tra le quali: attrarre il consumatore, facilitare la riconoscibilità del brand e del prodotto e comunicare rapidamente l’unicità. E’ la parte del Packaging che “va in scena” e che deve attirare l’attenzione del consumatore. Nella maggior parte dei casi, su questa parte compaiono il nome del prodotto e della marca e viene riportato il logo. Questa zona primaria lascia spazio alla creatività pur sottostando ad alcune regole non scritte che prevedono che sul fronte siano presenti gli elementi distintivi del prodotto.

Packaging

Nestlé, molto attenta all’alimentazione, mostra nella parte frontale di un packaging una piccola tabella che riporta il basso apporto calorico dei cereali (in alto a sinistra) e si fa aiutare dall’immagine di famosa testimonial che è l’icona di uno stile di vita sano.

Retro

La parte posteriore del packaging viene utilizzata per inserire le informazioni relative agli obblighi di legge come ad esempio la tabella nutrizionale per i prodotti alimentari. Questa zona potrebbe sembrare meno interessante dal punto di vista della progettazione poichè meno creativa. Invece soprattutto negli ultimi anni il retro delle confezioni sta assumendo sempre di più un ruolo rilevante. Secondo una indagine condotta dall’Osservatorio di Nestlè sugli Stili di vita, solo il 4% dei consumatori non legge le etichette, il che significa che tutti sono interessati agli ingredienti e ai valori nutrizionali dell’alimento. Ecco perché il retro della confezione è diventato un veicolo fondamentale per l’azienda per potersi relazionare con il consumatore e costruire un rapporto di fidelizzazione duraturo che va oltre l’ obbligo apporre sul packaging la tabella nutrizionale: infatti i consumatori vogliono essere rassicurati sulla qualità del prodotto e delle materie prime utilizzate.

Lati

Probabilmente è la parte meno osservata dai consumatori, per lo meno nel momento in cui raccoglie informazioni per l’acquisto. Puoi utilizzare questa parte del packaging per apporvi dei consigli sull’utilizzo del prodotto, suggerimenti per consumare alimenti in maniera creativa oppure per inserire altre informazioni che contribuiscano a costruire il rapporto tra il consumatore e l’azienda. Sempre più spesso infatti sui lati delle confezioni troviamo il rimando ai principali social network, questo a dimostrazione che il packaging non è più un semplice contenitore, ma un potente strumento di marketing.

info packaging

Un esempio di packaging che veicola la comunicazione anche sui social media.

Metodi di consumo alternativi di un alimento

Un packaging che suggerisce modi alternativi per consumare un alimento.

Conclusioni

Costruire un packaging vincente è davvero un mix di fattori che coinvolgono molti aspetti oltre il design. Noi ti abbiamo dato alcune informazioni fondamentali che ti potranno aiutare nella creazione di una confezione che non sia soltanto bella ma che comunichi al consumatore, prima attirrando la sua attenzione, poi informando e infine convincendolo all’acquisto.