Packaging design minimale: la semplicità come chiave per generare eleganza aiuta a massimizzare l’impatto, amplificare il messaggio e farsi ricordare
Rieccoci con un nuovo inizio e un altro anno dedicato alla riflessione e all’ispirazione su cartotecnica, confezioni e imballi. Il packaging design minimale è il tema con cui vogliamo prendervi la mano e accompagnarvi in questa nuova decade degli anni 2000.
Nel ripercorrere le tendenze di questi ultimi lustri in tema di packaging, abbiamo visto emergere nuovi orientamenti, creatività elevata all’ennesima potenza, spinta futuristico-tecnologica e attenzione ai nuovi materiali. È giunto il momento di fare un passo indietro e ritornare alla base, alle origini, per ripartire alla grande col decennio appena iniziato.
Vi lanciamo tre suggestioni legate ad altrettanti personaggi illustri del design di tutti i tempi.
“La semplicità è la massima raffinatezza” (Leonardo da Vinci)
“La semplicità, portata all’estremo, diventa eleganza” (Jon Franklin)
“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” (Giorgio Armani)
Il minimo comune denominatore tra le affermazioni di questi mostri sacri dello stile è uno: il design minimale.
Vediamo insieme qualche esempio in cui questo semplice principio guida è stato applicato alla perfezione nella realizzazione di packaging design impattanti e memorabili.
Cominciamo, manco a dirlo, con il nostro amato food. In questo esempio di scatola in cartoncino per fettuccine all’uovo bio, soli due elementi colpiscono l’osservatore: le uova in basso a destra e la pasta stessa visibile attraverso la finestra posta sapientemente nel centro e sufficientemente ampia da lasciare che il prodotto parli da sé.
Passiamo ora a delle zuppe e vellutate destinate al mercato estero e sponsorizzate da un famoso cuoco locale. Il fondo è grigio ed anonimo, si presenta, questa volta fotograficamente, il piatto finito e c’è la firma autografa dello chef. Serve altro? Probabilmente no, il packaging è servito.
Stesso discorso si applica ai superfood, in questo caso una granola proteica. Colori semplici ma decisi, illustrazioni estremamente stilizzate e finestra trasparente. Non ci sono artifici di alcun genere, seguendo il famoso principio del design “What you see is what you get”.
L’approccio però può essere anche molto più audace e radicale di quelli presentati sopra ed abbiamo un paio di prototipi che vi affascineranno. Cominciamo da questa tavoletta di cioccolato aromatizzato alla menta il cui packaging presenta – letteralmente – solo una fogliolina stilizzata al centro ed un fresco color verde nella fascia finale. Boom, la grafica è sparita quasi del tutto, si vende accennando e ridimensionando completamente il contenitore. Persino i caratteri tipografici sono marginali, delineano il perimetro di questo bellissimo incarto e secondo noi c’è da imparare e rimanere incantati.
Ma si può fare anche il passo successivo. Noi ci siamo innamorati di questa confezione di tè in scatola a soffietto. Colori vivaci, quasi in stile pop art, grafica praticamente azzerata, logo minimale e caratteri tipografici in un insieme riuscitissimo per essenzialità ed equilibrio stilistico.
La logica può essere trasposta anche nel campo della cura della persona. Basti guardare la confezione di queste gocce di olio essenziale. Compaiono il nome del prodotto e delle foglie verdi, tutto il resto è superfluo.
Estendendo il ragionamento alla tecnologia, non possiamo non mostrarvi questa confezione di cuffie compatibili con dispositivi Apple. Un solo colore dominante e d’effetto, un’illustrazione fotografica quasi invisibile e il gioco è fatto.
Anche per oggetti di uso comune e non cool, il packaging design minimale può essere un approccio vincente. Ecco una scatola in cartoncino contenente delle semplici grucce per abiti. Sul fondo troviamo un motivo geometrico , un’icona stilizzata e, in grande, il numero di pezzi compresi nella confezione quasi a voler significare che il nome, il brand passino in secondo piano rispetto al contenuto che diventa il promotore di se stesso.
Rendere semplice qualcosa di complesso, è un lavoro che richiede attenta riflessione e pianificazione. Avete già un’idea in mente? Provate a realizzare un prototipo partendo dal nostro ricco catalogo. Con Packly non esistono ordinativi minimi e potete sperimentare le soluzioni più adatte alle vostre esigenze di packaging!