Il percorso verso un packaging sostenibile è argomento centrale per tutte le aziende. Ma cosa vuol dire davvero? Facciamo chiarezza insieme.

Packaging sostenibile: quante volte abbiamo sentito questa locuzione negli ultimi 6 mesi? Facendo un rapido calcolo almeno una dozzina. La realtà è che c’è ancora confusione riguardo i concetti di base legati alla sostenibilità ambientale. Ci proponiamo oggi di aiutarvi a sciogliere qualche dubbio.

Il consumatore neo-progettuale

Una grande spinta verso la sostenibilità arriva proprio dai consumatori. Nel contesto attuale il comportamento degli acquirenti si è fortemente modificato. Il consumatore neo-progettuale vive le sue scelte in un
orizzonte più vasto, si sente “in training”, si ripensa. Da questa angolazione si valuta l’esperienza d’acquisto anche per la capacità di incrementare la personale efficacia, la consapevolezza (Ipsos).

Ora più che mai è importante cogliere ciò che veramente conta nella relazione con i propri clienti. Le prestazioni funzionali non sono più sufficienti a garantire interazioni significative e durature nel tempo. Il legame emotivo, infatti, è sempre più alla base di un rapporto solido con gli utenti.

I principi del packaging design sostenibile
I principi del packaging design sostenibile

Il packaging sostenibile e la CSR

La CSR, Responsabilità Sociale d’Impresa, è la capacità di coniugare il profitto con l’attenzione all’ambiente e al sociale. Non è un’attività residuale e non può essere considerata uno strumento per risolvere problemi contingenti. È una scelta strategica, capace di incidere sui piani dell’organizzazione nel breve, medio e lungo periodo.

La CSR non può più risolversi in una scelta tattica o una dichiarazione di intenti. I clienti auspicano che le imprese si preoccupino di limitare le emissioni, che abbiano a cuore le condizioni di chi lavora per loro e che evitino lo spreco, incominciando dal riciclo e dalla riduzione dell’imballaggio.

La confezione amica dell'ambiente
La confezione amica dell’ambiente

Biodegradabile non equivale sempre a compostabile

Biodegradabile e compostabile non sono due sinonimi. La prima è una condizione necessaria ma non sufficiente per il verificarsi della seconda.

Con biodegradabilità si indica, infatti, soltanto la tendenza di un materiale a essere convertito in anidride carbonica attraverso l’opera di microrganismi, al pari dei rifiuti organici naturali.

Questo implica che un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché, ad esempio, potrebbe non disintegrarsi a sufficienza durante un ciclo di compostaggio. Allo stesso modo, un materiale che si scompone in frammenti di dimensioni molto ridotte che tuttavia non risultano del tutto biodegradabili, non potrà essere definito compostabile.

Un packaging completamente compostabile
Un packaging completamente compostabile

Il packaging del futuro

Che si tratti di vetro, metalli, plastica oppure carta e cellulosa, il packaging di domani dovrà essere il più possibile sostenibile per l’ambiente e la salute umana. La sostenibilità e la circolarità degli imballaggi seguono la stessa parabola richiesta a tutti gli attori del sistema. Parliamo ovviamente della direttiva 2008/98/CE: prima di smaltire materiali come rifiuti, dobbiamo fare tutto il possibile per sostituirli, riutilizzarli, riciclarli e infine recuperarli.

Esempi di riuso creativo del packaging
Esempi di riuso creativo del packaging

Gli imballaggi del futuro dovranno dotarsi delle caratteristiche necessarie a minimizzare le probabilità di una loro trasformazione in rifiuto. Ce lo chiedono gli enti normativi, i consumatori e l’ambiente. Progettarli e realizzarli garantendo i requisiti di riciclabilità, biodegradabilità e compostabilità è la missione collettiva cui dobbiamo aderire tutti.

Gli esempi di packaging sostenibile

Un esempio di sostenibilità ambientale con packaging eco-friendly è quello di Germinal Bio. L’azienda alimentare assicura il 100% di riciclabilità, Si prediligono gli imballi in carta, con l’obiettivo della progressiva eliminazione dell’utilizzo della plastica da tutti i packaging. I sacchetti interni di molti prodotti sono stati sostituiti da un materiale innovativo biodegradabile e compostabile, ottenuto da sostanze completamente vegetali, realizzato secondo la norma europea UNI EN 13432 e certificato “OK Compost”.

Granola in confezione sostenibile
Granola in confezione sostenibile

Vi avevamo già parlato della riduzione del packaging di Kellog’s. Apprendiamo poi con entusiasmo che la confezione del cacao in polvere di Nestlè abbandonerà l’iconico barattolo in plastica gialla, per approdare ad un’alternativa tutta in cartone. Inoltre sempre Nestlè ha ideato il portale “Dove lo butto” per notizie sul corretto smaltimento dei propri imballi.

Conclusioni

Dovete riprogettare un imballo inquinante preferendo cartoncino o cartone ondulato? Packly vi offre una selezione di formati, misure e personalizzazioni senza precedenti. Realizzate un prototipo, arricchitelo con i vostri tratti distintivi e a tutto il resto ci pensa Packly!