Tendenze del packaging 2020. I 6 trend del packaging design da tenere d’occhio secondo Packly
Il 2019 è agli sgoccioli. I bilanci dell’anno trascorso li lasciamo ad ognuno di voi individualmente. Quello che invece vorremmo fare, come dei novelli Paolo Fox, è provare ad immaginare ed interpretare le tendenze del packaging design per l’anno 2020, pur senza scomodare lo zodiaco.
Alcuni suggerimenti non vi stupiranno, perché ne abbiamo anche parlato insieme qui sul blog. Altri spunti potrebbero sembrare avveniristici e poco realizzabili su piccola scala, ma possiamo assicurarvi che non è così.
Allacciate le cinture di sicurezza, rilassatevi con un buon mosso italiano e partiamo nella nostra esplorazione dei trend del packaging design che segneranno il passo sul mercato di qui a poco.
1. Sostenibilità
Quest’anno è stato caratterizzato senza dubbio da una figura carismatica e iconica come quella di Greta Thunberg. La giovane svedese è riuscita a coinvolgere folle di giovani e non nei suoi #fridaysforfuture. Si tratta di manifestazioni di piazza a favore dell’ambiente, per sensibilizzare politici e leader mondiali sul futuro del nostro pianeta. Il mondo del packaging non fa eccezione. La parola d’ordine è quindi riduzione drastica degli imballi, scelta di materiali green ed ecosostenibili. Non è infatti un segreto che alcune industrie come il food, i prodotti per la casa e per la cura della persona, siano responsabili della gran parte dei rifiuti plastici che vanno ad inquinare i nostri mari. Ecco perché i consumatori stanno privilegiando in modo deciso e consapevole quelle aziende che fanno dell’ecologia, del riciclo e della sostenibilità la loro cifra distintiva. Il passaggio dalla plastica al cartoncino nel 2020 sarà sicuramente un trend in forte crescita che coinvolgerà tutti i settori, non solo il food.
2. Personalizzazione
I cosiddetti millennial e la generazione Z stanno riscrivendo le regole del consumo critico. Questo tipo di acquirenti si aspetta un’attenzione speciale e privilegiata tarata sulle proprie preferenze e stili di vita. Ecco perché riscuoteranno progressivamente sempre più successo quegli incarti, imballi e confezioni che parlano direttamente a quel particolare consumatore di riferimento. Non è un caso infatti che iniziative come quella della Coca-Cola o di Toblerone di personalizzare le confezioni dei prodotti con nomi propri di persona, scelta replicata poi dalla nostrana Nutella con in più il gioco di trovare il barattolo gemello al proprio, abbiano registrato un successo di pubblico e di branding di gran lunga superiore alle aspettative. La personalizzazione sarà un must have nella definizione delle strategie di marketing grazie anche all’evoluzione della tecnologia digitale. Ma questo è un argomento che ci riserviamo di approfondire prossimamente e che non potete assolutamente perdere. Detto ciò, raccomandiamo sempre di includere nel packaging qualche elemento specifico del target a cui ci si rivolge. Il ritorno sull’investimento sarà sicuramente maggiore.
3. Coinvolgimento emotivo
Un altro elemento che va a braccetto ed è diretta conseguenza della personalizzazione, è il coinvolgimento emotivo o emotional engagement dell’acquirente. Quando acquistano un prodotto, i consumatori stanno comprando più che un bene materiale, stanno in qualche modo partecipando all’evoluzione di una storia. L’approccio emozionale fa parte da sempre di molti orientamenti pubblicitari e di marketing in Italia. Si parla al cuore, più che alla testa dell’audience, risvegliando in essa delle emozioni e delle aspirazioni profonde. Un esempio senza tempo potrebbe essere costituito dallo yogurt Müller, con l’inconfondibile slogan “Fate l’amore con il sapore”. Non si punta sulle caratteristiche degli ingredienti o sui loro valori nutrizionali, ma sulle sensazioni sprigionate dal gusto inconfondibile del noto prodotto caseario. Ci provano anche le Zuppe Fresche Dimmidisì, con queste confezioni in tema augurale e festoso.
4. Colore: il gradiente
Laddove negli ultimi anni abbiamo visto un uso sempre crescente di toni e colori saturi e uniformi, gli esperti del settore scommettono sull’utilizzo via via crescente dei gradienti. I gradienti di colore aggiungono multidimensionalità al packaging, attirando l’attenzione pur senza appesantire la resa grafica. Potremmo dire che costituiscano un dettaglio raffinato, mediamente più intrigante della tinta unita e solida.
5. Smart Packaging
Nell’era dell’intelligenza artificiale e dell’internet of things, il packaging non poteva restare immune all’introduzione di novità tecnologiche. Parliamo ad esempio di QR code da inquadrare con lo smartphone, etichette smart, codici a barre in grado di automatizzare la gestione del magazzino, ridurre gli scarti e facilitare i processi di cassa automatica. Queste etichette possono adesso essere utilizzate senza problemi anche sul metallo o sulla plastica contenente liquidi. La gamification, d’altro canto, consiste nella fidelizzazione del cliente attraverso dei giochi o meccanismi di loyalty basati sull’accumulo di punti o raggiungimento di obiettivi prefissati. Un antesignano ne era stato per esempio Foursquare, che incentivava gli utenti a registrarsi presso ristoranti o esercizi pubblici per diventarne aficionados o sindaci ed avere accesso a offerte esclusive.
6. Evoluzione dell’eCommerce
L’eCommerce è entrato a far parte di diritto dei nuovi stili di consumo degli italiani. Basti pensare che secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 52% di tutti gli acquirenti online ha un abbonamento ad Amazon Prime. Quando l’esperienza d’acquisto non è confinata tra le quattro mura di un negozio, ma è traslata sulla filiera online, il momento dell’arrivo del pacco e il conseguente unboxing assumono una valenza fondante rispetto alla soddisfazione del cliente. Nonostante i prodotti che vengono acquistati su un sito eCommerce debbano percorrere spesso migliaia di chilometri prima di raggiungere l’acquirente che li ha scelti e debbano quindi essere adeguatamente protetti e schermati da colpi, shock termici o similari, gli imballi devono sempre essere minimali, facili da smaltire e con impatto ambientale ridotto al minimo. La parola d’ordine è essenzialità, strizzando comunque l’occhio all’attenzione per il consumatore finale e la cura del dettaglio.
Avete preso appunti sulle tendenze del packaging 2020? Già a partire da gennaio saremo a vostra disposizione per soddisfare le richieste di confezionamento più elaborate e specifiche. Cominciate a pensare ai possibili prototipi, anche con ordinativi molto ridotti, siamo certi che riuscirete a battere tutte le previsioni di vendita per l’anno nuovo!