Usa e getta sostenibile. Il caso del rasoio in cartone giapponese che rivoulziona il concetto di eco-friendly. Un capolavoro di design e di packaging.
Siamo tutti di ritorno dalle vacanze o stiamo per andarci. Avete pensato a come ottimizzare la resa dello spazio con una strategia usa e getta sostenibile? Noi di Packly sì e vogliamo raccontarvi di un caso che ci ha colpito in particolare.
Il design giapponese e la sostenibilità
Data la sua conformazione geografica e la sua storia, una delle principali virtù del Giappone è stata quella di massimizzare le risorse disponibili ed il loro utilizzo. In particolare l’ingegno nipponico è stato in grado di risolvere problemi quotidiani in modi innovativi e green.
Questo connubio fra attenzione all’ambiente e progettualità trova la sua massima espressione nei rasoi da barba Paper Razor. Siamo in presenza del design con la D masiuscola, che non si limita all’estetica ma si focalizza su funzionalità e sostenbilità.
Il rasoio usa-e-getta sostenibile
Prodotto dal gruppo KAI, azienda con oltre un secolo di storia alle spalle nella produzione di lame e coltelli, questo utensile è un capolavoro di innovazione.
Infatti il rasoio, realizzato al 98% in cartone, è confezionato in un una busta piatta che viene poi piegata e fissata usando la pellicola adesiva che ricopre le lame. Sottile, leggero, facilmente trasportabile, questo indispensabile strumento è quasi interamente riciclabile. Con soli 3 millimetri di spessore per 4 grammi di peso, il rasoio KAI è una sorta di origami, con cui fabbricare in pochi secondi un must have della cura della persona.
La risposta del mercato
Dal resto del mondo non tardano a giungere risposte similari, sempre nella direzione di una maggiore attenzione all’ambiente.
Gilette, storica produttrice di accessori da barba, ha avviato un profondo cambiamento nel packaging dei suoi prodotti. L’obiettivo è quello di rendere tutti i suoi imballi completamente riciclabili entro 10 anni.
Una confezione fatta intermante di cartone incontra il favore del pubblico. Secondo alcuni sondaggi svolti in UK, il consumatore si mostrerebbe estremamente più propenso all’acquisto di articoli eco-frendly rispetto ai concorrenti inquinanti.
Lo hanno capito anche da BIC, dove il cartoncino da semplice inserto informativo in un involucro di plastica, si è trasformato nel supporto unico, riutilizzabile dopo l’apertura come contenitore, ossia un pratico astuccio slim appendibile.
Dal canto suo anche FFS ha realizzato una scatola appendibile compattissima per le lamette, senza finestre in plastica o mix di materiali diversi, con nobilitazione oro.
Fa loro eco la storica Wilkinson, che si spinge ad aggiungere una sorta di etichettatura ambientale relativa allo smaltimento degli imballi.
Rockwell Razors punta invece su un astuccio slim total white, perché la sostenibilità può andare di pari passo col minimalismo per un prodotto premium.
Conclusioni
In sintesi, il cambiamento verso la sostenibilità parte dal singolo che con le proprie abitudini di consumo detta la tendenza. Adeguatevi subito realizzando un prototipo di packaging ad impatto quasi zero con Packly. L’ambiente ringrazierà e i risultati di vendita non tarderanno ad arrivare.