Il packaging per l’elettronica diventa sempre più strumentale per il marketing di dispositivi e accessori sul mercato. Vediamo come.
Oggi parliamo degli amati, onnipresenti ed osannati dispositivi elettronici. Sebbene il settore sia saturo, la differenziazione nella produzione da parte dei colossi tech e l’innovazione in costante fermento, fanno sì che sempre più gingilli tecnlogici vengano lanciati sul mercato. Ma qual è il ruolo del packaging per l’elettronica? Sta diventando una questione di stile e di scelta di campo, a cui i consumatori cominciano a fare caso. Vediamo allora come creare delle confezioni funzionali ed accattivanti per i nostri clienti di riferimento.
1. Partiamo dall’assunto più basilare ci vogliono praticità e minimalismo. A costo di risultare pedanti, vi invitiamo ad osservare con occhi nuovi l’immutata ed imperitura confezione dell’iPhone. Una scatola di cartone è la scelta giusta perché consente di proteggere maggiormente il contenuto dall’umidità. Inoltre l’imballo in cartone ha una maggiore resistenza alle cariche elettrostatiche, mentre invece la plastica è molto più sensibile. Che dire del design? Lo slogan è sicuramente il famoso KISS (Keep it Simple Stupid). Un tripudio di bianco immacolato ed un’immagine fotografica nitida, ma dai colori tenui e non sovraesposti. All’interno la parola d’ordine è pulizia. Ogni componente ha la sua nicchia e il suo posto, in una sistematicità e precisione che farebbero impallidire Marie Kondo.
Non tutti però giustamente mirano ad un posizionamento così alto, da fanatici del design. Vediamo allora un esempio low-budget da parte di un operatore telefonico che fornisce anche terminali usa e getta: Boost Mobile.
2. La scatola di cartoncino resta, ma il look and feel è decisamente più easy. I colori sparano forte e la scritta UNLIMITED, che deve vendere il piano tariffario oltre che il telefono, è centrale ed evidente. Il cartoncino ha una grammatura più light ed economica, ma fa il suo lavoro. Molto intelligente la scelta dell’apertura a libro, che differenzia la parte di volantino pubblicitario dall’involucro che contiene il telefono. La soluzione non è stilosa quanto Apple (e ci mancherebbe) ma è un buon compromesso tra qualità e marketing che, in questa fascia, sicuramente non può essere dato per scontato.
3. Una menzione meritano anche i nuovissimi accessori wearable, che sono un mix tra compiacimento tecnologico e veri e propri dispositivi medici che ci aiutano a migliorare la qualità della vita, soprattutto in caso di patologie specifiche come il diabete, l’epilessia ecc. Abbiamo selezionato questo rilevatore della salubrità dell’aria (partner fondamentale degli irriducibili del fitness indoor e outdoor o degli allergici) particolarmente in voga nel Regno Unito. La scatola è lineare e curata quasi quanto quella di un cosmetico. Torna il bianco che riporta il focus sul design dell’oggetto. La componente eco-friendly viene valorizzata da una tinta verde prato estremamente tranquillizzante e dalla foglia nell’artwork. A differenza dell’iPhone, che non ha bisogno di spiegazioni e/o presentazioni, sul laterale della scatola compaiono delle illustrazioni in grigio/verde e un breve testo descrittivo che orientano il consumatore nell’acquisto, pur senza bombardarlo di messaggi pubblicitari come nel caso del telefono disposable. Un buon compromesso tra informazione ed essenzialità, diremmo.
4. Un discorso a parte merita il packaging degli accessori di elettronica. Un numero crescente di produttori non li include più in-bundle con i dispositivi, ma conferisce loro dignità di prodotto a se stante, spesso di fascia alta e per questo non compatibile con una confezione tutto in uno. Al di là degli auricolari tradizionali, che se di ottima qualità hanno un mercato di riferimento e un prezzo non irrisorio, sono ritornate in auge le cuffie, anche voluminose, per l’ascolto di musica in altissima fedeltà. I nostalgici di Superclassifica Show sono accontentati: la palla stroboscopica cuffiata è tornata, solo in modalità cordless. Vediamo in questo esempio delle scatole appendibili, quindi pratiche e adatte alla grande distribuzione, però estremamente chic. Un nero intenso di fondo e delle immagini fotografiche a contrasto in altissima definizione, logo e scritte in negativo bianche creano un sicuro effetto optical di eleganza e ispirazione.
5. Chiudiamo con dei dispositivi che avremmo considerato elettrici fino a poco tempo fa, ma che con l’avvento della domotica sono diventati elettronici: le lampadine a led intelligenti. Sempre più le nostre case sono smart e regolate dall’intelligenza artificiale. È quindi imperativo posizionarsi e distinguersi per poter conquistare gli early adopters. Geniled ci riesce con delle confezioni appendibili particolarmente funzionali, ma briose. Una finestra fa intravedere il contenuto e con l’artwork si gioca sul filo dell’ecologia e della simpatia, trasformando le lampadine in dei verdi frutti succosi. La grafica ammiccante e scanzonata, appaiata con un messaggio chiaro e lineare, garantiscono un appeal sicuro.
Siete pronti a creare un packaging per i vostri prodotti elettronici e tecnologici che sbaragli la concorrenza? Mettetevi alla prova con uno o più prototipi ed al resto penseremo noi, senza ordinativi minimi!