Essere accolti in un nuovo posto di lavoro con un kit di benvenuto, o welcome kit, può fare un’enorme differenza per il morale dello staff e per costruire una relazione professionale duratura

“Settembre andiamo è tempo di migrare” recitava una poesia di Gabriele D’Annunzio ed è vero che spesso i cambi lavorativi e le nuove avventure professionali cominciano proprio dopo la pausa estiva. Che tu abbia assunto uno stagista, un consulente esterno o un dipendente vero e proprio una cosa è certa: un welcome kit o kit di benvenuto, può far partire la collaborazione di slancio.

Richard Branson, miliardario fondatore di Virgin, non ha dubbi in proposito e afferma: “I clienti non vengono mai al primo posto, i dipendenti vengono prima. Se ti prenderai cura dei tuoi dipendenti, loro si prenderanno cura dei tuoi clienti”.  Se un lavoratore si identifica con la cultura e i valori aziendali e si sente parte di un team coeso e funzionale, la sua motivazione resterà costante, l’impegno sarà spontaneo e mai forzato ed il “noi” sarà il pronome usato sempre per riferirsi all’azienda, perché il nuovo assunto si sentirà parte integrante della missione.

Come fa quindi il datore di lavoro ad avviare il percorso con il piede giusto?

Beh il primo impatto è importante, del resto non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Per rompere il ghiaccio, far sentire il nuovo arrivato accolto ed aiutarlo ad orientarsi nel nuovo contesto lavorativo, ti mostriamo degli esempi di welcome kit o pacchetto di benvenuto completi e facili da realizzare adatti ad aziende di tutte le tipologie e dimensioni.

Indipendentemente dalla funzione ricoperta, ci saranno gadget universalmente utili per chiunque varchi l’ingresso della tua società. Questo welcome kit contiene una maglietta, che identifica il lavoratore con il brand che rappresenta e fa pubblicità gratuita, una borraccia brandizzata (perché bere molto è importante e non vale la pena sprecare inquinanti bicchieri in plastica difficilmente riciclabile), un mug per il caffè o tè per le sacre pause e, ultimo ma non meno importante, un blocchetto degli appunti con la penna per segnare, ad imperitura memoria, nomi, dipartimenti e processi aziendali cruciali per poter svolgere le proprie mansioni. Il tutto è infilato in una pratica shopper personalizzata da usare per portare tutto a casa, ma anche per fare la spesa o portarsi il pranzo in ufficio.

Welcome kit Gemaco con gadget

Di solito ai dipendenti vengono dati in dotazione strumenti tecnologici come computer, cellulari ecc. È una buona idea, quindi, inserire nel welcome kit accessori customizzati sempre utili come una chiavetta USB per l’archiviazione dei dati, un powerbank per ricaricare lo smartphone aziendale, un porta-badge per il tesserino personale ecc. Il look and feel dovrebbe essere più o meno come quello mostrato in foto firmato Boundless, fatte le dovute personalizzazioni.

Welcome kit high-tech Boundless

È importante anche includere nel welcome kit dei richiami ai valori e alla cultura dell’azienda in cui si lavora. Pensiamo ad una mission, una copia del brand statement, dei comportamenti aziendali ecc. Quelli di Element Three lo hanno fatto direttamente sulla parte interna del coperchio della scatola, in modo che il messaggio sia la prima cosa che si legge  durante l’unboxing e che lasci un’impronta indelebile nella mente del nuovo impiegato, sperando che ne caratterizzi l’operato durante tutta la sua permanenza.

Welcome kit Element Three con payoff e valori aziendali

Vodafone in questo esempio vira decisamente sul tech con mouse, auricolari e periferiche personalizzate con in più un comodissimo promo-string per il badge, che gli employee più devoti possono sfruttare anche per le chiavi dell’auto, di casa, un marchio di fabbrica che li definisce anche al di fuori dell’ufficio.

Welcome kit high-tech Vodafone

Se invece non vuoi complicarti troppo il pane e prediligi la linea del “keep it simple”, potrebbe bastare una scatola con qualche citazione motivazionale, una penna da infilare nel taschino e magari dei bon bon, come quelli mostrati in foto, per smorzare l’ansia da prestazione degli inizi e addolcire il faticoso cammino del neo-assunto.

Welcome kit minimale con bon bon

Conclusioni

Anche tu da poco hai dato il benvenuto a dei nuovi dipendenti e non avevi proprio pensato al welcome kit? Ti si è accesa la classica lampadina in testa? Beh sei ancora in tempo. Scegli i gadget, realizza un prototipo con Packly e chissà…. Potresti aver trovato lo strumento di employer branding più adatto al tuo business.